
Le Mappe mentali o “mind Map” sono un modo di rappresentare idee e concetti, “formalizzate” da Tony Buzan sono uno strumento molto potente per strutturare, analizzare, sintetizzare e ricordarle velocemente.
Le mappe mentali sono facili!
La potenza delle mappe mentali è basata sulla loro semplicità e sulla possibilità di ottenere risultati già dal primo utilizzo, (consiglio di farne una appena letto questo articolo, per fissare subito i concetti). Esse al contrario dei classici appunti, che sono uno strumento lineare (emisfero sinistro del cervello), sono più simili al funzionamento del cervello che lavora in sinergia con la parte analitica e quella artistica (emisfero destro del cervello).
Le applicazioni delle mappe mentali
Le mappe mentali possono essere utilizzate sia a livello personale, sia in gruppi di lavoro. Nel primo caso gli elementi evocativi delle mappe mentali consentono di far emergere emozioni, sensazioni, ricordi, idee latenti intorno ad un argomento e dargli una forma.
Per queste ragioni le mappe mentali sono particolarmente efficaci come strumenti di annotazione e di memoria/apprendimento rapido, come supporto all’elaborazione del pensiero e alla creatività, come ausilio nell’orientamento e nell’espressione personale.
Possono essere utilizzate anche per supportare la comunicazione ed il team building, nel qual caso il commento degli aspetti caratterizzanti o ambigui favorisce il dialogo e la comprensione. Vengono utilizzate frequentemente anche per rappresentare lo svolgimento di brainstorming.
Alcuni esempi di utilizzo:
- Prendere note
- Brainstorming
- Unificare diverse teorie / fonti / studi in un unico foglio “coerente”
- Risolvere problemi e vedere possibilità
- Creare nuove soluzioni
- Pianificazioni
- Riasunti, Studio e ripasso
- Preparare uno speech
- Allenare la creatività
- Creare lo “scheletro” di una relazione in pochi minuti.

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Creiamo la nostra Mappa Mentale
Gli unici strumenti che ti servono sono un foglio bianco e dei pennarelli colorati.
1) Partiamo da un foglio bianco in orizzontale (la modalità panoramica fornisce la sensazione di apertura).
2) Iniziamo dal centro e disegniamo un’immagine (meglio con 3 o più colori) che rappresenta l’argomento principale, in alternativa possiamo scrivere il nome dell’argomento principale, da questa nasceranno tutte le linee a raggiera (geometria radiale).
3) Usiamo i colori per sfruttare meglio la creatività e per aumentare l’impatto di ogni elemento (Tony Buzan suggerisce di colorare fin dall’inizio senza rimandare la colorazione a una fase successiva).
4) Connettiamo ogni elemento con una linea. Per stimolare il cervello utilizziamo vari tipi di linee curve e colorate (quelle dritte sono ripetitive e quindi hanno meno elementi unici da ricordare). Ogni linea deve finire con l’elemento che sottolinea (immagine o parola): bisogna evitare linee troppo corte o troppo lunghe rispetto alla parola chiave.
5) Scriviamo una parola chiave per linea. La parole chiave possono avere diversa enfasi (se fossero online potresti usare font e colori differenti) e devono essere univoche e chiare.
6) Sviluppiamo i B.O.I. (Basic Ordering Idea… cioè i concetti chiave) in maniera ordinata e gerarchica. Rendendo le linee sempre più sottili e le parole più piccole mentre si procede verso l’esterno.
7) Disegniamo immagini e icone: aiutano a concentrare informazioni e a richiamarle, inoltre stimolano la creatività.
8) Creiamo codici e simboli particolari in modo da personalizzare il più possibile la mappa. Ad esempio: $ % £ | * – # @ § (inventarne di nuovi sarebbe meglio, la tastiera dopotutto è limitata) e anche gli acronimi vanno benissimo.
A differenza del tipico metodo di apprendimento che si basa sull’elenco di appunti le mappe mentali basano il loro modello sull’evocatività. Le sinestesie create da colori e immagini mettono in moto i processi inconsci, stimolando l’emisfero cerebrale destro (quello connesso alla creatività). In questo modo potremo usare insieme entrambi gli emisferi cerebrali aumentando notevolmente le nostre capacità.
Come possiamo notare le mappe mentali sono davvero semplici (sono molto più semplici da fare che da spiegare) e adesso abbiamo tutti gli elementi per poterle utilizzare.
Studiare tramite le mappe mentali altrui è utile ma il modo migliore per usarle e crearne di proprie. Oltre a essere utili come strumento di apprendimento le mappe mentali stimolano molto la creatività.
Divertiti… e se hai tempo disegnane una ora. Lascia andare la tua mente… l’argomento può essere tutto quello che vuoi.
Alfredo Baldacci

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