Legge dell’Attrazione… illusione, realtà o un ottimo strumento di marketing?

“Tutto l’universo cospira affinché chi lo desidera con tutto se stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni.”

Paulo Coelho

Abbiamo sentito parlare spesso della Legge dell’Attrazione secondo cui ognuno di noi determina il proprio destino tramite il potere della mente. Secondo tale Legge, ciò su cui si focalizza maggiormente la propria attenzione corrisponde a ciò che sarà attratto in misura maggiore nella propria vita. In altre parole qualsiasi cosa su cui ci si concentra viene attratta nella propria esistenza e si manifesta nel mondo fisico: più si coltiva nella mente una determinata immagine, associandole emozioni positive o negative, più aumentano le possibilità che tale immagine diventi reale e trovi una corrispondenza concreta nella vita.

“Ottenete ciò a cui pensate, che lo vogliate o no”.

Qual è il lato negativo della medaglia? Che secondo tale Legge, ci “arriva” ciò su cui ci concentriamo…. Ma molto spesso accade che la nostra attenzione si fissi non tanto su ciò che abbiamo, ma sul fatto che ci manca qualcosa… cosa succede allora? Attiriamo ancora di più questa condizione.

Energia e vibrazioni positive attraggono altra energia dello stesso tipo e lo stesso accade per quelle negative.

Essere quindi focalizzati sul lato negativo della vita, su ciò che ancora manca nell’esistenza di ognuno di noi, non farà altro che attrarre ancora più negatività e scarsità; al contrario, pensieri positivi, pieni di gioia e fiducia, richiameranno persone, cose e avvenimenti perfettamente allineati con essi.

E’ però vero che se anche non ci si concentra in modo intenzionale sul negativo, per la maggior parte del tempo, tendiamo a creare la nostra realtà in modo standard, in una sorta di modalità di default, piuttosto che per scelta deliberata; da qui, secondo la Legge, trae origine la maggior parte dei problemi: passando i giorni focalizzati sulle cose che non vanno come vorremmo, il risultato più probabile – come abbiamo indicato – è che si creino altri problemi, altre circostanze che non ci fanno stare bene e che sembrano sbagliate.

Verifichiamo ora quanto affermato fin qui senza fare riferimento alla Legge dell’Attrazione; il principio descritto può essere razionalizzato come segue: se pensi alla mancanza di qualche cosa, attrai altra mancanza… perché? Immagina che quel pensiero diventi consistente, continuo, ossessivo e che lo si carichi di forti emozioni. I pensieri generati in questo modo, concorrono a determinare il proprio stato d’animo; le azioni che si intraprendono sono in funzione dello stato d’animo che si ha nel momento in cui si agisce (e questo è innegabile!) e i risultati ottenuti sono certamente relazionabili con le azioni che li hanno preceduti.

Si può quindi, in questo caso, far valere lo stesso principio, sia che si creda alla Legge dell’Attrazione sia che la si ritenga non del tutto affidabile.

La maggior parte di noi, me compresa, ha sentito parlare per la prima volta in maniera incisiva, della Legge dell’Attrazione dopo l’uscita dell’ormai noto libro The Secret; in realtà i principi che ne sono alla base risalgono a un periodo decisamente precedente.

Buddha diceva “cosa sei diventato è quello che hai pensato” e lo stesso concetto di Karma ha affinità con la Legge dell’Attrazione; si crede infatti che ad ognuno di noi prima o poi torni sempre quello che ha emanato nell’Universo: se si pratica gentilezza e amore si riceverà altrettanto e così, ugualmente, se si è stati consapevolmente crudeli ed egoisti si riceverà indietro la stessa crudeltà ed egoismo.

La Legge dell’Attrazione è diventata popolare anche ai paesi occidentali nel diciannovesimo secolo, da quando le persone hanno cominciato ad interessarsi al potere del pensiero positivo e ad applicarlo nella propria vita. Questo nuovo concetto è stato presentato per la prima volta al grande pubblico da William Walker Atkinson, l’editore di New Thought magazine, che ha pubblicato un libro intitolato Thought Vibration or the Law of Attraction in the Thought World nel 1906 e ancora autori come Charles Haanel e Napoleon Hill ne hanno parlato, ben prima di Rhonda Byrne con The Secret. Il testo, dopo aver venduto milioni di copie negli Stati Uniti, è arrivato in Italia alla fine del 2007 e anche qui ha spopolato in diverse librerie e ha senza dubbio reso popolare e conosciutissima la dottrina ed i concetti relativi a tale Legge, ma ha anche creato non pochi dubbi sul fatto che si tratti solo di un mezzo pubblicitario, di un modo per far soldi puntando sul bisogno delle persone di trovare una soluzione quasi “magica” ai propri problemi, una speranza che tutto nella vita possa accadere.

Quando però sono giunte le prime critiche da parte di persone che, nonostante l’aver seguito quanto indicato da gran parte dei libri di questo tipo, non raggiungevano comunque i propri obiettivi, sono “spuntati” una grande quantità di articoli, interviste e scritti vari in cui si sottolineava che non è esattamente così semplice: anche se sviluppiamo un’intenzione forte dentro di noi, questa si realizzerà soltanto quando la riterremo possibile anche inconsciamente, non solo quindi a livello razionale. E’ necessario sviluppare quindi un sistema di credenze totalmente allineato ai propri desideri e riprogrammare i propri schemi mentali in maniera positiva, affinché la Legge dell’Attrazione funzioni.

Mettiamo da parte però lo scetticismo relativo a questo argomento e vediamo perché, secondo molti la Legge dell’Attrazione funziona!

Possiamo chiamarla nel modo che vogliamo, ma se analizziamo nel dettaglio ciò che suggerisce, ci rendiamo conto che chi la pratica può realmente ottenere grandi risultati.

Il primo passo indicato dalla Legge consiste nel consapevolizzare l’oggetto del proprio desiderio; se dovessimo parlare in termini di Coaching, direi che occorre delineare in modo preciso il proprio “obiettivo”. Attenzione però, perché non basta avere una visione vaga di ciò che si vuole, ma occorre formare nella propria testa i dettagli che caratterizzano tale obiettivo.

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Già questo non è un passo semplice per tutti: molti di noi infatti sono perfettamente consapevoli di ciò che non vogliono e non hanno invece chiaro ciò che desiderano davvero.

Qui scatta il primo campanello d’allarme della Legge dell’Attrazione: “se ti concentri su ciò che non vuoi, otterrai propri quello”; ad esempio se pensi: “non voglio avere più debiti” la tua mente vedrà l’immagine dei debiti e secondo la Legge, andrà automaticamente verso l’unico stimolo che ha ricevuto da te: i debiti… quindi via tutto ciò che di negativo ci viene in mente riguardo alla nostra vita e questo già è un valore aggiunto!

Il fatto di avere una destinazione precisa, offre alla mente una direzione da seguire, una rotta su cui focalizzare l’attenzione: il focus è essenziale perché la Legge dell’Attrazione funzioni, ma anche per quanti non credono a tale Legge, è innegabile che un obiettivo chiaro e ben definito sia un elemento fondamentale per realizzare ciò che si desidera ottenere.

Altro elemento chiave della Legge dell’Attrazione: la visualizzazione. Occorre infatti rappresentare, a livello di immagini e sensazioni, il proprio obiettivo e poiché la mente funziona principalmente per simboli e rappresentazioni, immaginare un obiettivo o un traguardo in modo vivido e dettagliato significa letteralmente disegnare il percorso che porterà a raggiungerlo.

La Legge stabilisce chiaramente che non è sufficiente scrivere e ricordare i propri obiettivi; perché si realizzino è invece necessario visualizzarli, con intensità, come se li avessimo già raggiunti. Questo è indicato come un principio fondamentale perché la nostra mente non riesce a distinguere tra le immagini che vediamo con gli occhi e quelle che “vediamo” con il pensiero.

Bene, valutiamo anche questo punto: cosa implica in realtà pensare all’obiettivo come se lo avessimo già raggiunto? Questo atteggiamento ci porta all’essere naturalmente più motivati ad agire per raggiungere ciò che vogliamo e una maggiore motivazione, porta a dedicare ancora più energie affinché quell’obiettivo si realizzi.

Tornando ancora una volta ai dettami della Legge, per fare in modo che si riesca ad influenzare positivamente la propria vita è fondamentale utilizzare anche un nuovo linguaggio, più positivo, più ottimista, più prospero: attraverso un uso appropriato del linguaggio infatti, promuoviamo nuove neuro connessioni che danno vita a percezioni, stati d’animo ed emozioni nuove: questa è la magia delle parole.

Da esperta in Programmazione Neuro Linguistica non posso negare che utilizzare, anche verso se stessi, un linguaggio positivo, abbia senza alcun dubbio il vantaggio di condizionare positivamente anche la nostra percezione di noi stessi. Non significa mentirci, solo essere più propensi ad una visione positiva.

La Legge dell’Attrazione indica che le affermazioni positive possono essere definite come pensieri positivi formulati di proposito, consciamente, allo scopo di infondere alla mente la sicurezza, la certezza, la convinzione che ce la si può fare sicuramente.

Se formulate in modo corretto e ripetute con costanza, hanno il potere di convincere anche il proprio inconscio a lavorare per raggiungere un determinato obiettivo.

Per questo motivo è necessario elaborare le frasi accuratamente seguendo alcune regole fondamentali come quella di evitare parole negative: invece di dire “non ho più paura di parlare in pubblico”, è meglio asserire “so perfettamente di poter riuscire a parlare in pubblico con sicurezza e tranquillità”.

Soffermiamoci infine su un altro importante principio della Legge dell’Attrazione: accettare la responsabilità per le cose che sono accadute durante la propria vita, belle e brutte che siano. Spesso questo è uno dei concetti più “ostici” anche perché, magari per temperamento o insegnamenti acquisiti, si è portati a credere che sia l’ambiente ad influire in larga misura sulle situazioni in cui ci troviamo. In sostanza siamo abituati a dare la colpa a tutto fuori che a noi stessi e ai nostri pensieri e/o azioni, per le esperienze che viviamo. E’ molto difficile avere la consapevolezza che l’ambiente circostante non sia la causa principale dei vari eventi e che nella maggior parte dei casi dare la colpa agli altri per quanto ci accade non solo non è utile, ma non è neanche corretto perché ognuno di noi è responsabile di ciò che fa e delle conseguenze dei suoi pensieri e/o azioni. Mi rendo conto che questo scateni un vespaio relativo alle malattie o a traumi importanti, ma in una quotidianità priva di grossi sconvolgimenti, il fatto di non incolpare chi ci circonda dei propri guai, ma anzi entrare nell’ottica che si è responsabili per se stessi, è estremamente importante in termini di crescita personale.

Per concludere quindi, possiamo dire che anche gli scettici riescano ad affermare che i principi della Legge dell’Attrazione possono portare comunque a grandi risultati?

Chi applica tale Legge fa 4 cose molto interessanti:

  • Chiede, ovvero definisce un obiettivo in modo chiaro;
  • Crede, ovvero mantiene un focus elevato su questo obiettivo;
  • Mantiene un pensiero positivo verso se stesso e le proprie capacità e potenzialità anche attraverso il linguaggio;
  • Tende ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

E’ innegabile che già questi elementi, magari non sufficienti a trasformare un obiettivo/desiderio in realtà, rappresentano però condizioni necessarie per rendere più efficace ciò che realmente fa concretizzare i propri sogni: agire in modo costante, consistente ed opportuno.

Indipendentemente dall’essere scettici o meno sull’ormai nota Legge dell’Attrazione, occorre riconoscere che i nostri pensieri determinano il nostro stato d’animo e quest’ultimo influenza le nostre azioni. Se si perde il controllo dei propri pensieri, delle emozioni e dei comportamenti, non si raggiunge alcun risultato positivo e viceversa, se ci si concentra su ciò che si vuole, se si definisce nello specifico le caratteristiche del nostro obiettivo e si immagina concretamente l’emozione positiva al raggiungimento dello stesso, sale la motivazione e la voglia di agire per raggiungere un target ben definito e delineato. Le possibilità di successo aumentano così in modo esponenziale!!

Angela Pollastrini

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